Balocchi piccini
dai colori antichi
in un angolo della soffitta
quella dei nonni
con l’odore di muffa
le ragnatele grandi
l’abbaino col vetro rotto
care vecchie piastrelle della olla
libri mangiati dai topi
i fogli di carta ingiallita
il cassettone è nell’angolo
dove va a dormire il gatto
quando scompare
e la sedia di paglia
illuminata dal raggio tiepido
di quell’autunnale
sole vagante
ricordo sempre presente
ove finisce quel sogno
che banalmente chiamiamo
“fanciullezza”