Sono entrato
in punta di piedi
in un angolo di paradiso
vecchio convento
ora dimora patrizia
ho pranzato
nella stanza
dei piatti invisibili
mentre fuori
su Lugano
una pioggia leggera
tutto addormentava
dal pensatoio
l’odore del legno e delle resine
mi introduceva
nel parco secolare
sotto la maestosità
dei venerabili cipressi
verde smeraldo
il padrone di casa
signore d’altri tempi
mi ha mostrato orgoglioso
i suoi due figli
il suo tesoro prezioso
custodito con immenso amore
e mentre scorre il tempo
il lago all’orizzonte
con quel paesaggio
segnato dal passaggio di stagione
lentamente richiude
il suo scrigno segreto