Cade la pioggia
fitta
il vento la fa ballare
così come il mio impermeabile
il lago
spumeggiante
sembra si voglia liberare
di tutto ciò
che lo disturba
i tavolini rovesciati dei bar
assomigliano a tanti trofei
lunari
solo lui dorme
su quella panca
coperto da un giornale
il barbone
uno dei tanti
che scendono dalla stazione dei treni
gente che va
gente che viene
non hanno patria
basta così poco
per farli sorridere
un bicchiere di vino
un pezzo di pane
ed eccoli che ripartono
per chissà dove
per chissà dove.