Dalla torretta
come un signore
di un tempo passato
osservo il lago
i lussureggianti canneti
regno del cigno e della sua compagna
la prima neve
ha incoronato il Baldo
l’acqua s’infrange nel porticciolo
tramonto da sogno
sembra che il cielo si possa toccare
con un dito
ma ecco
romba il motore
il mitico cavaliere dell’aria
sbuca da una nuvola
sorvola basso
ondeggia come un saluto
per svanire oltre l’orizzonte
Settembre sul Garda
a Sirmione
oggi ieri domani
chissà
sogno di un poeta
nella più totale libertà