Il rumore dell’aereo
che volteggia eroico
nel cielo azzurro
l’eterno fanciullo
spirito incosciente
di un destino cieco
ed il grande lago
come limpido palcoscenico
per incantare
con schermaglie amorose
la bella farfalla
chiusa in se stessa
come in un castello
ammalata di una struggente
paura d’amare
quel moderno menestrello
così inusuale
ma ecco che il cavaliere dell’aria
si allontana
nella sfera rossa
di un sole al tramonto
un leggero sbattere d’ali
ed il sogno
si è già perso
lontano dove finisce
l’orizzonte
accompagnato dallo sguardo
della bella farfalla
e da una splendida lacrima
che le riga
il malinconico viso
