Dove l’arduo confine
si annulla
nell’estrema semplicità dell’essere
la passione più sconvolgente
penetra nel cervello
con la forza di una violenza
inaudita
lasciando la carne
febbricitante
rannicchiata ed attonita
nel lembo più nascosto del giaciglio
lo sguardo vacuo nel vuoto
ed un lenzuolo bianco
come sacro sudario
per non dimenticare
l’attimo sognante
di un momento ardito
quale emozione
nella mano protesa
verso l’immateriale
compagna di un sogno fuggente
eterea creatura vivente