Dimmi che vai pensando

Dimmi che vai pensando
quando la mattina
la tua immagine riflessa
sembra non voglia mai svegliarsi
lento abbandono oblio
e tutto stancamente
si trascina
quasi che il sogno arcano
come un arcobaleno
faccia parte
come l’umana realtà
l’eco del radiogiornale
è come una doccia fredda
quell’incubo della sera prima
è ancora vivo
e tutto precipita
nella vergogna umana
tetro bollettino di guerra
cronaca di una partita di calcio
una giostra perversa.

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Via Gen. A. Papa

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