Guardando dalla finestra aperta
osservo la vita della piazza
figure caratteristiche
colorate all’estate
solo comparse d’inverno
le macchine
lasciano scie luminose
per poi scomparire
suonano le campane
quelle del campanile alto
dove abita “don briscola”
curato di campagna
sembra uscito da chissà quale novella
ottocentesca
ma ecco che passa
lo spazzino del comune
ha ancora addosso la sbronza del giorno prima
parla e gesticola da solo
è su una galassia fantastica
impone a tutti di tacere
chissà che forse
non abbia ragione.