Le strade deserte
il sole caldo
i miraggi dell’asfalto
e i sogni del solitario che cammina
è estate
ricordi le ville venete
il grande fiume
il profumo del mare
l’aria che ti scompiglia i capelli
la sabbia bollente
è estate
il lago tarda a svegliarsi
lo straniero tace
e l’acqua cade
sempre più fitta
sui nostri problemi
di ieri, di oggi, di sempre,
le statue candide ci osservano
non commentano
è estate
la nostra
o quella di tanti pazzi
come me.