La sedia è vuota
stancamente
l’ombra riempie la stanza
memore
di racconti arcani
d’un tempo ormai passato
bambini che giocavano coi cerchi
ed io lì
vicino
incatenato alla porta dei miei pensieri
e le immagini belle
di ieri
mentre il rumore avanza
nell’aria
invidio le foglie portate dal vento
nell’ultimo viaggio
esaltante
senza limiti
da questo strano mondo
fabbrica inesauribile di veleno