Nel centro della sala

Nel centro della sala
sovrano è il vaso con i freschi papaveri
poche spighe e qualche margherita
ed è subito poesia
quel rosso vivo
carico di passione
mi riporta bambino sulle rive del Po’
fanciullo nei prati in memorabili lunedì di Pasqua
giovanotto pensieroso seduto sull’arenile
uomo in contemplazione del proprio figlio
fragile stelo di papavero
dalla vita breve come un colpo di vento
quale meraviglioso sentimento io vivo
in questo momento
alimentato da un rosso fuoco
gioco magico ipnotico
oppio dei miei sogni
specchio della mia vita
vortice di suoni confusi
ora tutto limpido e diabolicamente chiaro
tonfo di un brusco risveglio
in quella bruciante realtà
dal sapore di piombo di giornale
in un mare di quotidiani inneggianti
le follie degli esseri “umani”

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