Odore di viole portate dal vento
seduto osservo
il Mincio che lentamente prosegue il suo cammino
il tiepido sole marzolino
accarezza il mio viso
delicatamente
mentre il cinguettare felice del passerotto
è una musica arcana
facile preda vicina lontana
Charlie rincorre i fantasmi delle farfalle
rotolando nell’erba
guardandomi con le gambe per aria
con quel suo sguardo tenero
di cucciolo ingenuo
ma tutto questo non basta
l’ingranaggio fragile che mi sostiene
si è inceppato
tienimi per mano
(ho tanta paura)
tienimi forte
non ho che te