Non mi è consentito
dal mattino sole
aprire la tenda
eppure i miei occhi
spaziano
ricercano in ombre e penombre
l’invisibile evento
solo il canto
di uccelli affamati
o innamorati
penetra nella stanza
un temerario raggio di luce
taglia il grande “quadro
delle lavandaie”
come finestra nel tempo
oltre l’immaginario
l’orologio antico
sovrastato
dalla grande aquila
non scandisce più
il tempo
oggi tutto è silenzio