quando la solitudine invade la stanza
resta solo lo spazio di un respiro
quello che non concede replica
allora è il momento di reagire
lottare fino allo spasimo
fate muro di granito
nella difesa del proprio essere
lotta per la vita
occhio per occhio
dente per dente
verso una televisione spietata
che ti entra nel sangue come una droga
tocchi un tasto ed interagisce
non alzi più neppure il sedere
resti immobile
a subire
inerme
meschino
schiavo di coloro
che invadono il tuo destino
quale libertà
un’isola deserta senza corrente
dove l’infernale scatola
non abbia di che nutrirsi
per tornare a gustare un tramonto non sponsorizzato
per poter votare liberi il proprio candidato
per non dover desiderare con l’ausilio del subliminale
per tornare se stessi
naturali
liberi di esistere
senza l’albero del male.