Quel treno fantastico

Ho visto il sole tramontare
mentre una leggera nebbia
incominciava a far scomparire il lago
difficile capire
dove finiva il sogno
dove iniziava la realtà
sensazioni forti
per un cuore
assai affaticato
le arie della Traviata
risuonano nei vari meandri del cervello
hanno alzato il sipario
il direttore è immobile sul suo scranno
tutto è stato folgorazione
forse mi sono perso
in quei labirinti
che non finiscono mai
una stanza accogliente
una torta fragrante
una rassicurante caraffa di caffè
ed il mio piccolo mondo privato
resta sempre più privato
salotto esclusivo
dove la ragione di stato
non ha accesso
dolce carezza furtiva
di una mano
che vorrebbe essere portata lontano
su quel treno fantastico
che è dentro ognuno di noi

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