quindici anni
ed una mattina ti accorgi
di essere più innamorato di prima
la primavera ti contagia ancora
e la paura fa meno paura
vaghi alla ricerca di un fiore
rosa
o di un nastro colorato
o di un pensiero
attendi con ansia di rivedere
chi con pazienza ed immenso
amore ti ha fatto da compagna
quando l’affanno soffocava
la cattiveria ti accerchiava
la gioia immensa ti sollevava da terra
il grido di rabbia paralizzava la lingua
quindici anni
per lasciare il segno
in un uomo forte e sicuro
che traccia la sua strada
baciando delicatamente
il palmo delle tue mani.