Cipressi che non scordo
che mi accompagnano
come amici di sempre
dove al loro riparo
ho costruito
la mia fanciullezza
ovunque
dove ho goduto
della loro vicinanza
ho potuto sentire
una pace non comune
l’odore della terra
e di sassifraghe in fiore
accompagnate dagli iris
e da margherite
per una tavolozza pastello
che esplode
nei grandi cespugli
delle ortensie
mentre le calle
fanno da teatro
al canto delle rane
nello stagno