Sognando da sempre
la vecchia casa nel parco
le piante immense dalle radici sporgenti
l’impenetrabile bosco di bambù
bambino estasiato
mentre corre attorno alla fontana rotonda
ed il vigneto d’uva fraga
muto testimone
come siete passate in fretta
tiepide giornate della mia infanzia
talvolta bagnate
dalle lacrime infinitamente belle
della mia mamma
ricordo le dalie multicolori
ai piedi della gigantesca magnolia
quelle automobiline di latta
dipinte maldestramente
inseparabili compagne di gioco
le merende sul pergolato
quel pane chiaro con burro e marmellata
nei silenzi del riposo pomeridiano
rotti solo dalla nostra voce squillante
tante e tante primavere fa.